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“EDU-CO – 29 Aprile 2022 - Museo delle Migrazioni

"Quando uno lascia un paese, tutte le cose acquistano prima della partenza un valore straordinario di ricordo, e ci fanno pregustare la lontananza e la nostalgia." (Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte - 1930)

A poche settimane dalla prima visita al "Museo delle Migrazioni" da parte delle ragazze del giornalino scolastico, i ragazzi e le ragazze delle seconde classi di scuola media dell'Istituto "Biagio Antonazzo" di Corsano, hanno visitato questo luogo ricco di storia e di identità, per ripercorre gli usi ed i costumi della civiltà contadina attraverso questo suggestivo percorso fatto di foto, oggetti, attrezzi e quanto altro questo luogo preserva e custodisce.

Il Museo arricchisce la sua proposta narrativa sul passato, anche attraverso un secondo percorso che racconta il fenomeno delle migrazioni degli italiani all'estero, in particolare verso i paesi europei. Innumerevoli e toccanti sono i documenti che raccontano ai visitatori le tragedie che hanno colpito i lavoratori italiani all'estero. In particolare il museo propone un'importante documentazione sulle tragedie delle miniere di Marcinelle e della diga di Mattmark.

Nelle miniere di Marcinelle (Belgio) 8 agosto del 1956, 262 minatori persero la vita a causa di un esplosione avvenuta a 1.000 mt di profondità dove ogni giorno scendevano negli abissi della terra restando per 10/12 ore ad asportare carbone. Nella tragedia persero la vita anche 136 italiani, in maggior parte abruzzesi, 22 i pugliesi saliti fino in Belgio per cercare fortuna, speranzosi di avere una vita degna e migliore di quella dei loro luoghi natii.

A Mattmark (Cantone Vallese della Svizzera) il 30 agosto 1965 si verifica una catastrofe naturale in cui periscono 83 persone: le baracche degli operai della diga vengono sepolte sotto mezzo milione di metri cubi di ghiaccio, detriti e macerie. Saranno ben 57 le vittime italiane. Nel successivo processo la Direzione del cantiere viene assolta.